FONDOVALLE VALSASSINA – itinerario2017-09-17T18:52:56+00:00

 

LUNGO IL PIOVERNA

pedalando sul fondo valle

Nel tracciare gli altri percorsi abbiamo sempre visto la Valsassina dall’alto delle montagne che la sovrastano, oggi faremo il contrario, percorrete in bicicletta o a piedi la pista ciclo-pedonale che corre sul fondo della vallata e guardate in alto per scoprire e conoscere le valli e le vette che avete avvicinato nei precedenti itinerari.

Viste da lontano le montagne si assomigliano tutte, ma se le osservate con più cura scoprirete le particolarità che hanno reso uniche ogni valle e ogni montagna. A farle diventare quello che sono nel corso del tempo ha provveduto per prima la natura con le sue ere geologiche e molto più tardi, ma molto velocemente, gli uomini con i loro interventi.

Partiremo da Prato Buscante dove la Comunità Montana ha costruito la sua sede e che è stato, ed è tutt’ora, un luogo importante per la Valsassina e arriveremo a Tartavalle che con le sue terme è stata uno dei primi fiori all’occhiello del turismo Valsassinese.

Lungo il nostro itinerario incontrerete numerosi luoghi significativi dell’attività casearia valsassinese, indicati nella mappa.

Vi invitiamo a visitare negozi specializzati, luoghi di produzione, stalle di fondovalle e alpeggi che, seguendo la tradizione, durante l’estate  molti allevatori caricano con le loro mandrie. Visitando questi luoghi con occhi attenti potrete conoscere le tecniche di produzione dei diversi tipi di formaggio e vedere i produttori all’opera, oppure imparare ad assaggiare e a cogliere le sfumature nel gusto e la diversa consistenza  della pasta , oltre che farvi guidare nei mille abbinamenti possibili e capaci di esaltare i sapori di un prodotto che contemporaneamente è cibo e cultura tramandata da millenni.

Potrete così acquistare questi inimitabili ed inconfondibili formaggi e prodotti caseari direttamente dai produttori.

Legata alla tradizione casearia esiste poi tutta la cultura contadina che per secoli ha falciato i prati e divelto i ceppi degli alberi per impedire che il pascolo tornasse al suo stato naturale di bosco. E’ grazie anche al loro lavoro che il paesaggio è diventato così come voi lo vedete oggi guardandovi intorno. Ed è sempre grazie a loro che le terre alte potranno essere presidiate e non abbandonate a se stesse o affidate a mani capaci solo di sfruttarle secondo modalità non sostenibili.

COMUNITÀ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D’ESINO RIVIERA

Potrete lasciare l’auto nell’ampio parcheggio antistante la sede della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera e partire da lì, in bicicletta o a piedi, verso Tartavalle.

Ma prima di partire guardatevi bene attorno perché è davvero un luogo pieno di storia. A Prato Buscante hanno luogo manifestazioni zootecniche ormai da più di un secolo. Le prime fiere si svolsero ad Introbio e poi via, via in molti paesi della Valsassina man mano che l’interesse degli allevatori per il patrimonio zootecnico della valle andava crescendo. Il momento più alto si ebbe a partire dai primi anni del ‘900 fino alla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1924, Luigi Formigoni, reggente della sezione zootecnica della Cattedra ambulante, si schierò apertamente per la superiorità delle vacche di razza valsassinese su quelle svizzere che fino ad allora l’avevano sempre fatta da padrone.

Furono anni di grandi successi e di grandi commerci, culminati con la vittoria di una vacca di Giuseppe Invernizzi (detto Campetto) alla mostra nazionale di Milano del 1928 dove venne premiata come “Regina del latte” con 66,9 litri in quattro mungiture sbaragliando la concorrenza. Si era creato un “brand” e, visti i successi degli allevatori pasturesi, l’area di Prato Buscante venne attrezzata con un grande portico comunale e divenne il centro delle attività zootecniche della valle. Negli anni trenta centinaia di bestie venivano esposte ed possibili acquirenti accorrevano da ogni parte per accaparrarsi gli esemplari migliori.

Oltre che essere dal 2002, la sede della Sagra delle Sagre, la mostra dei prodotti valsassinesi che continua dal 1966, oggi Prato Buscante continua ad essere la sede della Mostra Zootecnica che si ripete ogni anno, l’ultimo fine settimana di settembre.

Ma questo luogo è anche la sede di una fornace storica. Se vi guardate in giro vedrete l’inconfondibile forma di una grande fornace dove per centinaia di anni si sono cotti i mattoni e coppi prodotti con l’argilla scavata dall’antico letto del torrente Pioverna ed utilizzati non solo in Valsassina, ma anche nel lecchese ed in Brianza, oggi sta per diventare la sede di un museo che racconterà la storia della Valsassina e le sue eccellenze.

0341 910144
info@valsassina.it
http://www.valsassina.it/

CASEIFICIO MARUI FORMAGGI

http://www.mauri.it/

AGRITURISMO LA FORNAS

0341 997899
338 6277883

AGRITURISMO PRATOBUSCANTE

0341 998469
392 8196351
agriturismo.pratobuscante@gmail.com

PUNTO PANORAMICO

Si parte, ma vale subito la pena di rallentare e di guardarsi attorno: alla vostra sinistra il paese di Pasturo sembra adagiato ai piedi della Grigna Settentrionale (meglio conosciuta come “Grignone”). Se guardate sopra gli estesi e verdissimi pascoli e le rocce potete vedere la”Traversata Alta” cioè la cresta che unisce la Grigna Settentrionale a quella Meridionale (la celebre “Grignetta”) Sulla vetta del Grignone si nota l’edificio del rifugio Brioschi, uno dei primi rifugi ad essere costruiti dal CAI Milano nel 1895.

Ma per essere imparziali vi consigliamo di alzar lo sguardo anche verso i monti sopra Barzio e di non perdervi le pareti, che ormai fanno parte della storia dell’arrampicata sportiva dello Zucco dell’Angelone che vi stanno proprio davanti a sinistra della funivia che sale ai Piani di Bobbio.

CASEIFICIO CAROZZI FORMAGGI

0341 955173
0341 955297
http://www.carozzi.com/

EVO ssdrl

331 8185327
info@evoturism.com
https://www.evoturism.com/

AZIENDA AGRICOLA INVERNIZZI FRANCESCO

0341 955176

CASEIFICIO INVERNIZZI DANIELE

0341 919745
nizzy@nizzy.it

AZIENDA AGRICOLA BERGAMINI SIMONE

340 0609259 (Katia)

MINIGOLF

339 2493098
335 254353
info@minigolfantonioterzo.it
http://www.minigolfantonioterzo.it/

CASA DELLE GUIDE

info@casadelleguide.it
http://www.casadelleguide.it

SASSO D’INTROBIO

E per restare in tema d’arrampicata sportiva sappiate  che la Chiusa della Valsassina, il passaggio obbligato tra la Rocca di Baiedo ed il Sasso d’Introbio, dove le pareti di calcare scendono a sfiorare il Pioverna e’ uno dei luoghi dove è nata l’arrampicata sportiva in Italia e recentemente le vie e le soste sia sulla Rocca di Baiedo che sul Sasso d’Introbio sono state riattrezzate. Approfittate di queste due falesie perché oltre la Chiusa il calcare termina e comincia il verrucano che con il suo color rossastro caratterizza il proseguire delle vallata.

Lo sapevano bene i produttori e gli stagionatori di formaggi che per sfruttare le ultime correnti d’aria fredda, tipica delle fratture nelle rocce calcaree, si sono affrettati a costruire delle casere su entrambi i lati della valle. Nelle casere, prima dell’avvento degli impianti di refrigerazione, si stagionavano i formaggi prodotti in valle e venivano trasportati in Valsassina anche molti prodotti che venivano dai caseifici di pianura. Oggi sono ben visibili le casere Cademartori che potrete ammirare sulla vostra destra subito dopo la Chiusa.

ROCCA DI BAIEDO

Avete appena superato il passaggio obbligato della Chiusa, immaginatevelo armato di arcieri pronti a trafiggere con precisione tutti coloro di cui si voleva impedire il passaggio. Leggete le parole di Giuseppe Arrigoni storico valsassinese del finire dell’800 che parla della Rocca al tempo di Francesco Sforza intorno alla metà del’400

«Era la rocca di Baiedo luogo importantissimo per arte e per natura ed estimata inespugnabile. Era posta sur un’eccelsa rupe che quasi promontorio si distacca dalla catena dei monti e si protende a rinserrare la valle, non lasciando che un varco non più largo di cento braccia, fra cui scorre e rumoreggia la Pioverna fra altissimi precipizi…Un ponte a due archi, costrutto già dall’arcivescovo Giovanni Visconti, che fu poi rovinato da una irruzione del fiume circa il 1550, congiungeva le due opposte sponde e dava passaggio ai viandanti. Veniva chiuso da porte di ferro ed era guardato da una torre.”

Nel 1506 Simone Arrigoni, che presidiava la fortezza, venne catturato dalle truppe francesi e orribilmente giustiziato a Milano. La fortezza sulla rocca venne poi smantellata e rasa al suolo da Gian Giacomo Trivulzio nel 1513.

CASEIFICIO CADEMARTORI

http://www.cademartori.it

CASEIFICIO GILDO FORMAGGI

http://www.gildoformaggi.it/

CASCATE DELLO SPRIZZOTTOLO

Ma andiamo oltre queste terribili vicende che vi danno comunque l’idea di quanto sia stata ricca e movimentata la storia della valle. Superata sulla sinistra la caratteristica cascata dello “Sprizzottolo” il paesaggio si allarga: a destra si vedono i monti sopra Introbio e la bella cresta che va a finire sul Cimone di Margno, a sinistra invece alta sopra i boschi appare la parete Nord del Pizzo della Pieve chiamata “Parete Fasana” dal nome del suo primo salitore Eugenio Fasana che la salì nel 1925. Sono 900 metri di parete impegnativa e il primo tentativo di salita invernale finì in tragedia conquistando le prime pagine dei quotidiani nel 1931.

AZIENDA AGRICOLA VALSECCHI VALENTINA

https://www.facebook.com/valentina.valsecchi.14

AZIENDA AGRICOLA POMONI NOEMI

0341 980797

AZIENDA AGRICOLA POMI FABRIZIO

329 9346591
https://www.facebook.com/Azienda-agricola-pomi-fabrizio-463520947132928/

CASEIFICIO BERI FORMAGGI

0341 980387

TORRE PRIMALUNA

State passando davanti a Primaluna. Oggi è un bel paese, uno dei pochi che non sta perdendo abitanti, ma nel passato fu ancora più importante. Giuseppe Arrigoni nel ‘800 parlò di fortificazioni già in epoca etrusca e poi romana. Sta di fatto che era un luogo fortificato e strategico, proprio per la grande importanza della Valsassina. Luogo strategico per la comunicazione da e per la Rezia. Più che una torre si può parlare di un castello con ben tre torri, di cui rimangono dei resti. Ne parla diffusamente nel ‘500 Paride Cattaneo della Torre, discendente dei Torriani che giocarono un ruolo importante nella storia lombarda.

Il loro simbolo era una torre con la luna sospesa, simbolo che alcuni fanno risalire a Martino della Torre che le cronache del 1147 riportano come eroico partecipante alla 2° crociata (si narra che strappò la prima bandiera con la luna dalle mura di Damasco) per poi morire in combattimento. I suoi discendenti dominarono dal XII al XIV secolo la Lombardia e gran parte del nord Italia possedendo la Signoria di Milano prima di essere sconfitti dai Visconti.

Nel 2001 è nata in Valsassina un’associazione  culturale “Amici della Torre”. Si tratta di un’associazione molto attiva che si occupa della tutela e della valorizzazione delle cose di interesse storico- artistico, ma anche naturali ed ambientali oltre a gestire il locale Museo Etnografico inaugurato il 2 luglio 1978.

AGRITURISMO DUE SOLI

0341 981475
338 2197469
agriturismoduesoli@virgilio.it
https://www.facebook.com/AgriturismoDueSoliBergamini/

PARCO MINERARIO CORTABBIO

Abbiamo tanto parlato delle miniere di ferro e degli altri minerali che per secoli sono stati estratti in Valsassina, ne parlava anche Leonardo da Vinci , che nel corso di una visita nella zona di Prato San Pietro scrisse nel Codice Atlantico”…li edifici della vena del rame e dello arzento, presso una terra detta Pra Sancto Petro e vene di ferro e cose fantastiche…”.

Quando arriverete a Cortabbio di Primaluna non fatevi scappare l’occasione di visitare la miniera di Barite. Basta una breve deviazione verso la montagna alla vostra sinistra e seguire i cartelli che vi condurranno all’ingresso del Parco Minerario. Oggi è perfettamente attrezzata per le visite, ma fino a pochi anni fa era ancora attiva, anche se il picco di estrazione si ebbe intorno alla metà del’900 quando erano impiegati nelle varie attività più di un centinaio di lavoratori.

E’ una miniera affascinante e suggestiva e la galleria visitabile penetra nella montagna per oltre 1500 metri. La barite (solfuro di Bario) si presenta come un minerale bianco e pesante e da qui, una volta frantumata e selezionata, veniva inviata alla grande fabbrica della “Sali di Bario” di Calolziocorte dove veniva trasformata in svariati prodotti utili in campo medico o nella produzione di carta pesante e resistente, o vernici. La polvere di barite agli inizi del secolo scorso fu protagonista di quello che si potrebbe definire “lo scandalo delle croste di formaggio”. Successe che le forme di gorgonzola che venivano spedite lontano, venissero protette ricoprendole di più strati tra cui uno sottile di polvere di barite (ufficialmente per proteggerle dalla salsedine dei viaggi per mare). I francesi si accorsero della cosa e ne approfittarono per difendere la loro produzione casearia nazionale e accusarono i produttori italiani di provocare un avvelenamento da Bario nei consumatori. L’accusa cadde perché la barite pura è insolubile e non può essere assorbita dagli organismi. Gli inglesi e gli americani invece pragmaticamente osservarono che, dato l’elevato peso specifico del prodotto, alterasse il peso del prodotto. Alla fine, nel 1917, dopo una diatriba legale internazionale si proibì di aggiungere la barite, anche se pare che qualcuno continuò a farlo.

minierecortabbio@valsassina.it
http://miniere.valsassina.it/

AREA INDUSTRIALE CORTABBIO

Ma torniamo alla nostra pista ciclabile. Guardandovi intorno nella zona di Primaluna (ed in particolare a Cortabbio) Cortenova, Taceno, vedrete officine meccaniche di medie e grandi dimensioni. L’abilità millenaria nella lavorazione del ferro non è scomparsa. Come a Premana, evolvendosi si è specializzata in lame di forbici , coltelli, piccozze…  in questa parte di Valsassina ha dato origine a produttori di flange. Una flangia è secondo la definizione del dizionario ”un pezzo meccanico destinato ad un accoppiamento non permanente di altri pezzi medianti viti o bulloni”. Da decenni in Valsassina si sono specializzati nel produrre flange di ogni dimensione e per ogni tipo di committente e sono ormai decine tra piccoli, medi e grossi stabilimenti che danno lavoro qualificato a centinaia di persone.

AZIENDA AGRICOLA MARONI GIOVANNA

3385926233
shop@valsassina.it
https://www.facebook.com/walter.vitali.948

AGRITURISMO CASCINA TROTE BLU

0341 980101
info@cascinatroteblu.com
http://www.cascinatroteblu.com

AGRITURISMO LE TRE CASINE

0341 979920
info@letrecasine.it

AZIENDA AGRICOLA BIANCHI LUCA

348 2831436 (Enrico)

AZIENDA AGRICOLA TROTA VALSASSINA

0341 979813
https://www.facebook.com/Societ%C3%A0-agricola-trota-valsassina-504247206339287/

PUNTO PANORAMICO VALLE DEI MULINI

Proseguendo sul percorso si giunge a Prato San Pietro.

Dal centro del paese parte un bellissimo sentiero che porta alla ghiacciaia di Moncodeno e al rifugio Bogani. Tenetelo in serbo per un’altra uscita perché, oltre ad offrirvi una splendida passeggiata, vi permette di osservare la ricostruzione di un’antica “calchera” dove veniva cotta la roccia di calcare su un fuoco di legna alimentato con fascine per giorni fino ad ottenere la calce viva importantissima per le costruzioni. Oltre alla calchera sul sentiero sono stati ricostruiti un “ajal” e un “pojat” rispettivamente lo spiazzo e il cumulo di legna ricoperta di terra che, bruciando con una combustione lenta, formava carbone di legna indispensabile per fucine ed uso domestico. Il sentiero vi porterà fino alla ghiacciaia di Moncodeno utilizzata, prima dell’invenzione dei frigoriferi come riserva di ghiaccio estiva per la produzione di gelati in città. La caratteristica di mantenere il ghiaccio anche d’estate incuriosì un gran numero di scienziati tra cui Stenone e Vandelli.

INTERRUZIONE PISTA CICLABILE

Nel breve tratto tra Cortenova e Bindo, la pista è interrotta ed è possibile utilizzare tracciati alternativi, prestando attenzione perchè i tratti sono aperti al traffico ordinario.

AZIENDA AGRICOLA UBERTI PIERANGELO

0341 901552

CAMPEGGIO LA FASANA

0341 901447
https://www.facebook.com/pages/CampingLa-Fasana/408137162576787

CHIESA SAN BIAGIO

AZIENDA AGRICOLA GOBBI VALERIA

0341/901465
349/8110330
valeriagobbi.@libero.it

AGRITURISMO OL TUSIT

https://www.facebook.com/agriturismoOlTusiT/

TERME TARTAVALLE

Siamo ormai arrivati a Tartavalle e alla fine del nostro percorso. Facciamo un salto indietro nel tempo. Tutto ebbe inizio nel 1839 quando Antonio Fondra di Taceno si accorse che l’acqua che sgorgava sui terreni dei sacerdoti Don Clemente e Don Tranquillino Fondra aveva qualcosa di particolare. Nel 1847 un chimico dell’epoca l’analizzò e la definì “acqua magnesiaca ferruginosa” e dotata di ottime qualità terapeutiche. Fu, insieme alle meraviglie della geologia della Valsassina illustrate dall’Abate Antonio Stoppani, il primo richiamo turistico della Valsassina. La fama della fonte andò crescendo fino a superare il migliaio di visitatori all’anno. Nel 1929 sorse lo stabilimento termale (ampliato nel 1966) con annesso albergo, diretto dai fratelli Fondra.

Oggi lo stabilimento termale è chiuso, così come l’impianto di imbottigliamento dell’acqua, nonostante un tentativo di ripresa.

E’ possibile comunque gustare le ottime birre prodotte nel birrificio artigianale che utilizza l’acqua della fonte.

PUB TARTAVALLE

3343683124
birrificiotartavalle@yahoo.it
https://www.birrificiotartavalle.it/

PUNTO PANORAMICO

Prima di tornare conviene dare uno sguardo al paesaggio con una panoramica che può spaziare dal Monte Muggio al Cimone di Margno, alla cresta del Legnone, verso sud potrete ammirare Monte Defendente , Sasso Mattolino, Grigna Settentrionale e Pizzo di Parlasco che chiudono la cerchia di monti che circondano Tartavalle.

E’ ora di tornare a Prato- Buscante pronti a guardare la vostra Valsassina con occhi diversi.