RESINELLI – itinerario2017-08-10T20:13:06+00:00

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PIANI DEI RESINELLI

emozioni e torrioni

Visti da lontano i Piani dei Resinelli si notano poco: la vetta della Grigna Meridionale li sovrasta con tutta la sua bellezza e la città di Lecco sembra assediarli dal basso, ma tra le pieghe della fascia verde dei boschi e dei pascoli  si nasconde un mondo che vi accompagneremo a conoscere e a gustare.

Rocce, guglie, torrioni e creste, arrampicatori, escursionisti e “skiatori” si sono incontrati di recente, poco più di cento anni fa, ma già da secoli l’uomo scavava nelle miniere, sfalciava prati, tagliava boschi e perfezionava l’antica arte casearia nella località che allora era chiamata “Alpe di Mandello”.

Oggi non saliremo sulle cime, ma gireremo per boschi e prati per scoprire tracce del passato e semi di futuro.

COME ARRIVARE AI RESINELLI

1.         Con l’auto è il modo più usato e forse il più banale. Da Ballabio  dopo 14 tornanti ti ritrovi al grande parcheggio del Piazzale dedicato a Daniele Chiappa, alpinista lecchese che è stato uno dei primi quattro salitori della Parete Ovest del Cerro Torre, per poi raggiungere il Piazzale delle miniere percorrendo via Escursionisti.

Per chi è ben allenato, i 14 tornanti si possono salire pedalando.

2.         Con il treno è il modo più socievole ed eco-sostenibile: nei mesi estivi potete utilizzare il servizio autobus che parte dalla stazione di Calolziocorte e passa per l’ospedale di Lecco oppure seguire le orme dei grandi scalatori milanesi e lecchesi del passato e salire piedi per la Valcalolden partendo dalla frazione di Laorca raggiungibile con il bus di linea numero 1 o con mezz’ora di cammino attraverso i quartieri di Lecco lungo il  torrente Gerenzone dove fino ad cento anni fa risuonavano i magli delle officine che da secoli lavoravano il ferro.

Da Laorca con due ore e trenta di cammino vicino alle rive del torrente Calolden arriverete al Piazzale delle miniere e da lì comincerà il nostro percorso.

Il percorso si sviluppa in due parti: versante Sud e versante Nord.

Scoprirete che i Piani dei Resinelli sono molte cose.

Ufficio Turistico
info@resinelliturismo.it
http://www.resinelliturismo.it/home.html

Parco Minerario Resinelli

Dal Piazzale delle Miniere, all’ombra di un grosso edificio costruito sul finire degli anni sessanta vi verrà offerta la possibilità di visitare, in sicurezza e con guide specializzate  le antiche miniere di Galena Argentifera o di Blenda o di assistere ad indimenticabili concerti sotterranei.

La storia delle miniere che potrete visitare cominciò nel 1600 per terminare nel 1958, quando divenne impossibile sostenere economicamente la produzione anche se probabilmente già in epoca romana si estraevano minerali ai Piani dei Resinelli. Penetrare nella montagna e visitare le miniere attrezzate vi permetterà di comprendere la qualità della vita dei minatori e le loro tecniche estrattive.

P.S.
Dopo aver visitato le miniere dei Resinelli non dimenticate quelle di barite a Cortabbio. Vale la pena di riscoprire queste memorie dal sottosuolo!3389609824

miniere_resinelli@hotmail.it
http://www.youmines.com

Parco Avventura Resinelli

Dopo il buio delle miniere avete voglia di luce, di riposare gli occhi nelle piacevoli gradazioni di verde del bosco. A pochi passi dal Piazzale delle Miniere, all’imbocco del sentiero per il Parco del Valentino,  un attrezzato Parco  Avventura  aspetta voi e i vostri figli per passare di ramo in ramo e guardare il mondo come lo fanno gli uccelli o gli scoiattoli e divertirvi con 11 percorsi e 90 giochi in “quota”.

3291646389
info@parcoavventuraresinelli.it
www.parcoavventuraresinelli.it

Ingresso Parco Valentino

Partendo dal Piazzale delle Miniere imboccate la strada sterrata che sale lasciandovi alla spalle il grattacielo.

Dopo il Parco Avventura proseguite per pochi minuti sul sentiero e, immediatamente prima di raggiungere l’arco d’ingresso del Parco Valentino, guardando con attenzione, potrete vedere il piccolo spiazzo che ospitava il trampolino di salto con gli sci inaugurato nel gennaio del 1932 e dedicato al campione di sci e di canottaggio Nino Castelli.

Ma lo sci ai Piani Resinelli aveva origini ben più antiche: nel 1913 si svolse qui la prima edizione del Campionato Italiano Assoluto di ski organizzato dalla Società Escursionistica Lecchese (S.E.L.) si trattava di gare complesse che comprendevano prove di salita, discesa e appunto di salto dal trampolino.

La Valsassina fu all’avanguardia nello sviluppo dello ski e nel 1915 il campionato venne disputato sulle nevi di Nava di Barzio. Per anni si sciò ovunque in Valsassina oltre ai  Resinelli anche le località Pialeral, Artavaggio, Bobbio e Biandino vennero assaltate da lunghe file di appassionati provenienti in gran parte dall’area milanese che, dopo aver risalito i ripidi pendii portando rigorosamente gli sci in spalla, si lanciavano in avventurose discese.

Casa Museo di Villa Gerosa

Continuando dopo l’arco raggiungerete un belvedere, il primo di una serie di balconi naturali che consentono di ammirare sia le più belle cime delle Alpi che i primi rilievi degli Appennini, oltre che città, paesi e campi della pianura che si spalancheranno davanti ai vostri occhi.

Il parco porta il nome dell’industriale lecchese Valentino Gerosa Crotta che donò al Touring Club il parco con numerosi edifici  tra cui Villa Gerosa, una villa padronale montana. La Comunità Montana del Lario Orientale Valle San Martino dopo aver acquisito l’area nel 2016 ha allestito una casa museo che offre, grazie anche ad efficaci supporti multimediali, le immagini più significative sia della storia dell’alpinismo e degli altri sport sulle Grigne, sia della ricchezza naturalistica di un gruppo montuoso tra i più frequentati d’Europa.

Le immagini anticipano la bellezza di un paesaggio che potrete ammirare di persona salendo, per lo stesso sentiero, al Belvedere e al Coltignone.

Nel parco sono compresi edifici che mostrano la storia dei Piani Resinelli: rustici che mostrano la vocazione pastorizia  della località e un roccolo che ricorda come la cattura degli uccelli con le reti abbia costituito nei secoli un’importante risorsa alimentare.

Per informazioni su costi ed orari rivolgersi a:
cultura@comunitàmontana.lc.it

Belvedere Parco Valentino

Continuate a camminare nella faggeta che risale ai primi del ‘900 quando prese il posto occupato dai pascoli che si estendevano sino alla Cima Calolden  e alla cima del Coltignone e arriverete ad un bivio.

Prendendo a destra il sentiero  vi porterà al Belvedere: un balcone naturale che oltre alla piana di Lecco e al Lago di Como vi  offrirà la vista a perdita d’occhio della pianura, spesso nelle giornate di nebbia vi capiterà di vedere emergere come un’isola il vicino Monte Barro e brillare al sole le lontane cime delle Alpi.

Cima del Coltignone

Continuando a salire lungo l’itineraio, quando già si intravede il roccolo,  proseguite deviando sulla destra e salendo lungo il pendio arriverete in cima al Coltignone e potrete godere di un paesaggio ancora più ampio.

Proseguendo ancora di pochi metri, si raggiunge un punto panoramico che abbraccia il versante della Valsassina, e sulla sinistra una bella veduta della Grignetta

Antico Roccolo

Dopo aver raggiunto i punti panoramici sulla Cima del Coltignone, potete tornare ripercorrendo il tracciato fino al punto di deviazione. Prendendo a destra incontrerete l’antico roccolo dove, nei periodi autunnali si praticava la caccia con le reti per catturare gli uccelli diretti verso le terre più calde. Alberi ricchi di cibo e richiami facevano abbassare gli stormi che, al lancio dal piano superiore del roccolo di  sagome di  predatori (gli spauracchi), si gettavano nel bosco impigliandosi nelle reti.

Proseguendo nella discesa, si passerà di nuovo davanti alla Casa Museo di Villa Gerosa. Ripercorrendo lo stesso tracciato si torna al punto di partenza: piazzale Daniele Chiappa.

Casimiro Ferrari

0341590288
www.labaitadilaura.com

Ai Frassini

333 3396912
0341.590022
http://www.aifrassini.com/

Il Corno del Nibbio

Da qui in avanti fate attenzione ai nomi delle strade: siete ritornati  dal Parco Valentino al Piazzale delle Miniere, ripassati dal Piazzale  Daniele Chiappa percorrendo Via degli Escursionisti e poi Via Resinelli.

Inizia qui la parte a Nord dell’itinerario, salendo per via Carlo Mauri e passando davanti al panificio. Fatti pochi passi a sinistra si sale per lo storico rifugio Carlo Porta, inaugurato nel 1911. Per decenni il Porta è stato  il rifugio delle  grandi famiglie della borghesia milanese: Hoepli, Campari, Branca… Alla vostra destra parte una piccola strada con un nome importante nella storia dell’alpinismo: via Corno del Nibbio. E se guardate davanti a voi  noterete subito il Corno del Nibbio.

Basterebbe risalire il prato per avvicinarsi e vederlo avvolto in una ragnatela di corde colorate e grida di arrampicatori. Sulla sua parete Est-Nord-Est di nemmeno cento metri d’altezza hanno lasciato il segno i migliori arrampicatori del ‘900 a cominciare dal triestino Emilio Comici nel 1933 per proseguire con Riccardo Cassin, Mary Varale, Mario Dell’Oro” Boga”, Vittorio Ratti, Andrea Oggioni…e via all’infinito  seguendo l’evoluzione dei tempi fino ai moderni climbing capaci di gesti tecnici e atletici straordinari.

Rifugio Porta

3476864342
0341590105
info@rifugiocarloporta.com
http://www.rifugiocarloporta.com/

Rifugio Soldanella

0341531132
info@rifugiosoldanella.it
http://www.rifugiosoldanella.it/it/

Pian delle Fontane

Lasciamo gli arrampicatori ad imitare l’Uomo Ragno e continuate seguendo le indicazioni per la Traversata Bassa. Fatti pochi passi vedrete alla vostra sinistra  quello che oggi si chiama rifugio Soldanella. Fu il primo rifugio dei Piani Resinelli voluto dalla Società Escursionistica Milanese, più nota come SEM.
Con un breve cammino panoramico di una ventina di minuti arriverete all’Azienda Agricola di Pian delle Fontane. Non vi annoierete! I prati scendono verso la Val Grande e la Valsassina con la parata delle montagne della Dorsale Orobica Lecchese proprio di fronte ai vostri occhi, dal Resegone al Pizzo dei Tre Signori avanti fino al lontano, ma ben visibile Legnone.
A destra verso la Grignetta si vedono i Torrioni Magnaghi con il Sigaro in bella vista, quasi aggrappato alla parete del Magnaghi Meridionale. Più avanti  potete ammirare il Torrione Fiorelli, un altro pezzo di storia dell’alpinismo.
A ora cambiate i sensi di riferimento, lasciate riposare la vista e concentratevi sul gusto e sull’olfatto.  Siete arrivati all’Azienda Agricola e Agrituristica Pian delle Fontane.
Più che sulle rocce è qui che si può capire il passato dei Piani dei Resinelli. L’azienda nasce negli anni ottanta, in luoghi dove i pascoli venivano caricati già da allevatori di Ballabio e Balisio già dal 1500.
Dopo aver iniziato con un allevamento di capre da latte di razza orobica e una piccola produzione artigianale di formaggi a pasta cruda, la ristrutturazione delle baite esistenti e  la costruzione  di una nuova stalla ha permesso  di estendere l’allevamento anche a cavalli e a bovini. A tutto questo si aggiunse nel 2000 un’impresa boschiva  e, negli ultimi anni, un servizio di accoglienza agrituristica capace di intercettare i numerosi escursionisti impegnati nella “Traversata Bassa”, classico ed entusiasmante sentiero che porta dai Resinelli al Pialeral e oltre.
La scelta di convertirsi al biologico delle superfici di foraggio e della produzione di formaggi di qualità capace di valorizzare le ricche fioriture estive ha determinato il successo dei prodotti presso il pubblico degli intenditori.

La passeggiata vi avrà messo appetito.
Il sabato e la domenica da aprile a settembre  senza prenotazione potrete gustare piatti freddi con formaggi che mutano sapore con il mutare delle fioriture, salumi, verdure, mieli  provenienti da produttori rigorosamente scelti tra quelli delle valli circostanti. Per gruppi in settimana è necessario contattare l’Azienda Agricola pian delle Fontane di Manzoni Matteo.
Anche per soggiornare nei due appartamenti della Baita del Maggiociondolo è necessario contattare i numeri che vi abbiamo segnalato così come per far assistere le scolaresche alla lavorazione del formaggio.

Buon appetito e speriamo che altri imprenditori capaci e coraggiosi come loro continuino a mantenere viva la montagna.

Dall’azienda agricola si può proseguire lungo il tracciato della Traversata bassa. Giunti nei pressi della località cascina vecchia, si lascia il sentiero e si imbocca a sinistra la mulattiera che scende a valle verso Balisio.

0341590236
3396465899 (Matteo)
3343952872 (Ida)
info@piandellefontane.it
http://www.piandellefontane.it/it/

Ai Grassi e Lunghi

Lungo la mulattiera si incontra poco prima della chiesetta del Sacro Cuore, l’agriturismo ai Grassi e Lunghi, situato in una cornice di prati e boschi all’ingresso del Parco Regionale della Grigna Settentrionale.
Qui una giovane famiglia ha scelto di avviare un’attività agrituristica recuperando nel rispetto dell’architettura tradizionale una vecchia cascina, e trasformandola in un accogliente agriturismo, con servizio di B&B.
Completa l’offerta turistica dei Grassi Lungi il ristorante con piatti a base di prodotti aziendali (si producono in casa formaggi e salumi) o provenienti da altre aziende del territorio.

3488598731
grassilunghi@gmail.com
http://www.aigrassielunghi.com/

Prato della Chiesa

0341530637
http://sitopartner.wixsite.com/pratodellachiesa

Azienda Agricola Carlo Montanelli

0341590011